Riforma lavoro sportivo 2023 – Cosa c’è da sapere

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Riforma lavoro sportivo 2023 - Cosa c'è da sapere

Il 26 luglio 2023, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al nuovo correttivo della Riforma del lavoro sportivo, entrato in vigore l’1 luglio dello stesso anno. Con questo ultimo Decreto, sono state introdotte diverse novità che riguardano le associazioni e le società sportive dilettantistiche, oltre ai loro lavoratori.

In questa guida ti spiegheremo tutti i dettagli sulla recente riforma!

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Riforma Lavoro Sportivo del 2023 – Cosa Prevede

Il decreto correttivo bis è stato approvato il 26 luglio, in via definitiva, dal Consiglio dei Ministri. Le novità, in merito alla gestione del rapporto di lavoro, riguardano, in particolare, la figura del lavoratore sportivo, i direttori di gara, i lavoratori della pubblica amministrazione, la disciplina delle CO.CO.CO. sportive, nonché le tempistiche di adempimento degli obblighi di comunicazione e tenuta del LUL e il regime fiscale dei volontari

Novità Introdotte dalla Riforma

La Riforma Lavoro Sportivo del 2023 ha introdotto una serie di significative novità che hanno impattato il panorama delle attività sportive dilettantistiche e delle associazioni sportive. Una delle principali modifiche riguarda la disciplina delle attività secondarie e strumentali delle Società Sportive Dilettantistiche (SSD) e delle Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD). Queste attività, come sponsorizzazioni, promo pubblicitari, cessione di diritti, gestione di impianti e indennità per la formazione degli atleti, sono state ridefinite e ristrutturate per adattarsi alle nuove disposizioni.

Attività Secondarie e Strumentali

Uno dei punti chiave introdotti dalla Riforma Lavoro Sportivo del 2023 riguarda il cambiamento della disciplina delle attività secondarie e strumentali delle Società Sportive Dilettantistiche (SSD) e delle Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD). Queste attività comprendono sponsorizzazioni, promo pubblicitari, cessione di diritti, gestione di impianti e indennità per la formazione degli atleti, e sono state oggetto di un riordino e una modifica delle disposizioni per garantire maggiore chiarezza e coerenza.

La riforma ha stabilito che le SSD e le ASD possono svolgere attività “diverse, secondarie e strumentali” solo se esplicitamente previste dallo statuto e nei limiti quantitativi fissati successivamente attraverso un Decreto. Ad esempio, per il terzo settore, il limite per le entrate o i costi complessivi è stabilito al 30%. Tuttavia, è importante notare che le attività secondarie e strumentali derivate da rapporti di sponsorizzazione e promo pubblicitari, cessione di diritti, indennità legate alla formazione degli atleti e gestione di impianti e strutture sportive non sono considerate ai fini della determinazione di tali limiti.

Iscrizione al Registro e Cancellazione

Con il nuovo provvedimento, è stata estesa l’iscrizione al Registro anche alle cooperative e agli Enti iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) che esercitano attività di interesse generale nell’organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche. Questa estensione consente a un’ampia gamma di realtà di operare all’interno del comparto sportivo dilettantistico, favorisce la diversificazione e l’inclusione di nuove tipologie di organizzazioni.

Allo stesso tempo, la riforma ha introdotto un meccanismo di controllo più rigoroso per le attività sportive dilettantistiche iscritte al Registro. La mancata conformità dello statuto ai criteri previsti, così come il mancato rispetto, per due esercizi consecutivi, dei criteri relativi ai limiti all’esercizio di attività secondarie e strumentali diverse dall’organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche, comporta l’inammissibilità della richiesta di iscrizione o, nel caso in cui la registrazione sia già avvenuta, la cancellazione d’ufficio dallo stesso.

Destinazione degli Utili

La riforma ha concesso la facoltà di auto destinazione degli utili, consentendo alle SSD e alle ASD di ripartire gli utili in maniera più dinamica e in linea con le loro esigenze e attività. La ripartizione degli utili è ora possibile nella misura massima del 50% entro il limite massimo dell’interesse dei buoni postali fruttiferi aumentato di 2,5 punti rispetto al capitale effettivamente versato e dell’80% per le realtà che gestiscono impianti e piscine.

Questo significa che le associazioni e società sportive dilettantistiche hanno maggiori margini di manovra nella gestione dei propri utili e possono destinarne una parte significativa per altri scopi o progetti ritenuti prioritari, ad esempio migliorare le strutture sportive, sostenere lo sviluppo delle attività giovanili o finanziare progetti sociali a favore della comunità locale.

Nuove Figure e Modalità di Lavoro Sportivo

La Riforma Lavoro Sportivo del 2023 ha introdotto cambiamenti significativi riguardanti gli aspetti lavorativi nel settore sportivo, includendo l’inclusione di nuove figure professionali e nuove modalità di lavoro:

  1. Ampliamento della Nozione di Lavoratore Sportivo: Uno dei cambiamenti chiave è stato l’ampliamento della definizione di lavoratore sportivo al fine di includere nuove figure professionali necessarie e strumentali allo svolgimento delle attività sportive. Queste nuove figure includono manager, addetti agli arbitri, segretari generali, osservatori, data scientists e collaboratori tesserati che svolgono mansioni necessarie per le attività sportive. Tuttavia, le figure con ruoli meramente amministrativo-gestionali sono escluse da questa definizione.
  2. Lavoro Autonomo: La riforma ha specificato i presupposti per l’instaurazione di rapporti di lavoro sportivo autonomo nella forma di collaborazione coordinata e continuativa nell’area del dilettantismo. Le nuove figure professionali possono essere qualificate come subordinati, autonomi o Co.Co.Co. con un massimo di 24 ore di lavoro settimanali (inizialmente erano 18 ore settimanali, poi innalzate dal correttivo del Consiglio dei Ministri del 31 maggio 2023), escluso il tempo delle manifestazioni. Questi collaboratori sono esclusi dagli obblighi INAIL in quanto già coperti dalla tutela dell’obbligo assicurativo della Legge 289 del 2002.
  3. Specificazione delle Attività di Lavoro Sportivo: La riforma ha previsto che la specificazione delle attività rientranti nella definizione di lavoro sportivo sia affidata al Dipartimento per lo sport della presidenza del Consiglio. Questo per evitare rischi di trattamenti differenziati e garantire un quadro chiaro e omogeneo delle attività lavorative nel settore sportivo.

La Digitalizzazione e gli Adempimenti con il Registro

La riforma ha stabilito che tutti gli adempimenti relativi alla costituzione dei rapporti di lavoro sportivo devono essere eseguiti attraverso il Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche. Questo significa che le procedure di registrazione, documentazione e comunicazione relative all’assunzione di nuovi lavoratori o collaboratori nel settore sportivo dovranno essere gestite elettronicamente tramite il registro.

L’obiettivo principale di questa digitalizzazione è semplificare e rendere più efficiente la gestione degli adempimenti lavorativi nel comparto sportivo dilettantistico. Con l’uso del Registro nazionale, le operazioni burocratiche e amministrative possono essere svolte in modo più rapido ed efficace, riducendo i tempi e i costi di gestione.

Inoltre, la digitalizzazione del lavoro sportivo consente una maggiore tracciabilità e controllo degli adempimenti, contribuendo a garantire una gestione più trasparente e conforme alle normative vigenti. I dati registrati nel sistema possono essere facilmente accessibili e monitorati, facilitando l’elaborazione di report e la verifica del rispetto delle norme e delle scadenze.

Apprendistato a partire dai 15 anni e le Agevolazioni Fiscali

L’apprendistato e le agevolazioni fiscali nel settore sportivo dilettantistico.

  1. Apprendistato a partire dai 15 anni: Una delle principali innovazioni è stata l’introduzione della possibilità di stipulare contratti di apprendistato professionalizzante con giovani a partire dall’età di 15 anni e fino ai 23 anni. Questa misura mira a favorire l’inclusione dei giovani nel mondo dello sport e a promuovere la formazione e lo sviluppo delle competenze nel contesto delle attività sportive.

Gli apprendisti, grazie a questo tipo di contratto, potranno acquisire una formazione specifica nel settore sportivo e mettere in pratica le proprie competenze lavorative in un ambiente reale. Allo stesso tempo, le aziende e le organizzazioni sportive avranno l’opportunità di formare giovani talenti e contribuire alla crescita del comparto sportivo dilettantistico.

  1. Agevolazioni fiscali: La riforma ha previsto agevolazioni fiscali significative nell’area del dilettantismo, rivolte sia ai lavoratori sportivi sia alle organizzazioni sportive. Tra le principali agevolazioni rientrano:
  • Esenzione del recupero contributivo per i rapporti di lavoro sportivo iniziati prima del 1° luglio 2023.
  • Modifica dell’aliquota contributiva per i dilettanti al 25%, considerando il 50% dei compensi fino al 31 dicembre 2027.
  • Esenzione totale dagli obblighi fiscali e contributivi, applicabile fino a 5.000 euro di reddito del lavoratore autonomo, contrattualizzato nella forma della collaborazione coordinata e continuativa, per l’area del dilettantismo.
  • Per i compensi superiori a 5.000 euro e fino a 15.000 euro, resta applicabile l’esenzione IRPEF mentre sono dovuti i contributi previdenziali all’INPS. Oltre i 15.000 euro di reddito, saranno dovute sia l’aliquota IRPEF che i contributi previdenziali, sia per l’area del dilettantismo che per gli atleti fino a 23 anni nel settore professionistico.

Inoltre, è stata introdotta l’esenzione dalle ritenute fiscali per i premi sportivi fino a 300 euro, escluse quelle che rientrano nei redditi di lavoro dipendente.

Bonus per le ASD e SSD: Credito d’Imposta per Enti con Ricavi Fino a 100.000 euro

L’incentivo consiste in un credito d’imposta, ovvero una riduzione diretta delle imposte da pagare, e riguarda le ASD e le SSD che hanno avuto un volume di ricavi fino a 100.000 euro nell’anno precedente, nel caso specifico il 2022.

Il credito d’imposta è pari all’importo dei contributi previdenziali versati dalle ASD e SSD e rappresenta quindi un sostegno concreto alle associazioni e società sportive che rientrano in questa fascia di ricavi.

Abolizione del Vincolo Sportivo nel Dilettantismo

La Riforma Lavoro Sportivo del 2023 ha introdotto un importante cambiamento nel settore dilettantistico, abolendo il vincolo sportivo a partire dal 1° luglio 2023. Con l’abolizione del vincolo sportivo nel dilettantismo, i giovani atleti avranno maggiore libertà di movimento e possibilità di scegliere il loro percorso sportivo in modo più flessibile. Questa misura mira a promuovere una maggiore mobilità degli atleti e a favorire una migliore gestione delle carriere sportive, permettendo agli atleti di valutare diverse opportunità senza essere vincolati contrattualmente a una singola società sportiva.

Controlli Sanitari, Assicurazione e Ruolo dei Direttori di Gara

La Riforma Lavoro Sportivo del 2023 ha introdotto diverse novità riguardanti i controlli sanitari, l’assicurazione e il ruolo dei direttori di gara nel contesto sportivo dilettantistico.

Controlli Sanitari e Assicurazione:

Uno degli aspetti importanti introdotti dalla riforma riguarda i controlli sanitari e l’idoneità psicofisica per gli atleti e i partecipanti alle attività sportive dilettantistiche. La normativa stabilisce che le regole per i controlli sanitari e l’idoneità psicofisica saranno definite da un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM). Questo significa che saranno stabiliti a livello centrale e uniforme, evitando disparità tra diverse discipline sportive e garantendo standard adeguati per la tutela della salute degli atleti e dei partecipanti.

Inoltre, la riforma ha previsto l’obbligo di copertura assicurativa per responsabilità civile per i volontari che partecipano alle attività sportive dilettantistiche. Questa misura mira a garantire una maggiore protezione per i volontari che contribuiscono al funzionamento delle organizzazioni sportive e delle manifestazioni sportive, riducendo il rischio di responsabilità civile in caso di eventuali incidenti o danni durante lo svolgimento delle attività.

Ruolo dei Direttori di Gara:

Un’altra importante innovazione riguarda il ruolo dei direttori di gara. La norma stabilisce che per ogni singola prestazione dei direttori di gara, sarà sufficiente una comunicazione o designazione da parte dell’organismo competente, senza la necessità di stipulare un contratto di lavoro. Questa semplificazione delle procedure amministrative aiuta a rendere più agevole l’organizzazione delle competizioni e delle manifestazioni sportive dilettantistiche.

Inoltre, i direttori di gara possono beneficiare di rimborsi forfettari per le spese sostenute per le attività svolte anche nel proprio comune di residenza. Questa misura mira a incentivare la partecipazione dei direttori di gara e a ridurre eventuali oneri finanziari legati alle spese di viaggio o di trasferta.

Altre misure in vigore

Inoltre sono state le seguenti misure:

  • L’Istituzione dell’Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio dello Sport: Con la riforma, è stato creato un Osservatorio Nazionale presso il Dipartimento dello Sport con il compito di promuovere e monitorare l’applicazione delle nuove disposizioni in materia di lavoro sportivo. L’obiettivo è fornire dati e analisi per garantire un’implementazione efficace e coerente delle nuove normative nel settore dello sport.
  • Nuove Regole sulle Attività Secondarie per Società Sportive Dilettantistiche: La riforma introduce nuove regole riguardanti le attività “diverse, secondarie e strumentali” che le società sportive dilettantistiche possono svolgere. Le attività devono essere esplicitamente previste dallo statuto e rientrare nei limiti quantitativi stabiliti da un successivo Decreto. Queste nuove regole mirano a garantire una gestione più trasparente e controllata delle attività economiche delle società sportive dilettantistiche.
  • La riforma introduce nuove regole per le discipline sportive invernali, consentendo la discesa nelle piste a chi pratica sport invernali con attrezzi diversi dalla tavola da neve e da quelli utilizzati dallo sci alpino. Questa misura mira a promuovere una maggiore partecipazione e diversità nel mondo delle discipline sportive invernali.

Il governo ha prorogato diverse scadenze per le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) e le Società Sportive Dilettantistiche (SSD). L’adeguamento degli statuti alle nuove disposizioni non comporterà ulteriori oneri per le ASD e SSD già iscritte alle Federazioni di competenza. Inoltre, sono state prorogate le scadenze per le comunicazioni dei rapporti di lavoro e i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali relativi ai compensi ai collaboratori corrisposti tra luglio e settembre 2023.

Riferimenti normativi

Il testo integrale della Riforma Lavoro Sportivo del 2023 è stato pubblicato come Decreto Legislativo 5 ottobre 2022, n. 163 sulla Gazzetta Ufficiale n.256 del 2-11-2022. Tale documento fornisce tutti i dettagli e le disposizioni riguardanti le nuove norme che hanno impatto sul lavoro sportivo.

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