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Nei concorsi pubblici, la prova suppletiva rappresenta un’opportunità per i candidati impossibilitati a sostenere l’esame nella data ufficiale, a causa di motivi documentati come malattia o eventi straordinari. Questa sessione aggiuntiva consente di garantire pari opportunità a tutti i partecipanti, senza compromettere il principio di trasparenza e regolarità della selezione.
In questa guida, vedremo nel dettaglio cos’è la prova suppletiva, in quali casi viene concessa e come funziona l’intero iter per richiederla.
Se l’approfondimento sulla prova suppletiva non ti interessa, puoi sempre dare un’occhiata alle guide su come funzionano i concorsi pubblici, o ai concorsi attivi in questo momento.
Cos’è la Prova Suppletiva?
La prova suppletiva è una sessione straordinaria di un concorso pubblico prevista per i candidati che, per cause di forza maggiore documentate, non possono sostenere la prova nella data ufficiale. Questa misura è adottata per garantire il principio di uguaglianza nell’accesso ai pubblici concorsi.
In quali concorsi pubblici è prevista la prova suppletiva?
Non tutti i concorsi pubblici prevedono una sessione suppletiva. Generalmente, questa possibilità è disciplinata nei bandi e può essere prevista in:
- Concorsi per l’accesso alla magistratura.
- Concorsi per le Forze dell’Ordine e Forze Armate.
- Selezioni per la scuola e l’università (docenti, ricercatori, concorsi per titoli ed esami).
- Concorsi per l’amministrazione pubblica (ministeri, enti locali, aziende sanitarie, ecc.).
Chi ha diritto alla Prova Suppletiva?
L’ammissione alla prova suppletiva è generalmente riservata a candidati che si trovano in una delle seguenti situazioni documentate:
- Malattia certificata (es. ricovero ospedaliero, infezioni contagiose).
- Eventi eccezionali e imprevisti (calamità naturali, scioperi dei trasporti).
- Impegni istituzionali inderogabili (ad esempio, membri delle forze armate impegnati in missione).
- Candidati in stato di gravidanza a rischio.
Da cosa è disciplinata la prova suppletiva?
Le prove suppletive nei concorsi pubblici sono disciplinate da:
- Normativa nazionale: Regolamenti generali della Pubblica Amministrazione e disposizioni contenute nei bandi di concorso.
- Giurisprudenza amministrativa: Sentenze del TAR e del Consiglio di Stato che regolano l’ammissibilità di richieste di prove suppletive.
- Disposizioni straordinarie: Ad esempio, durante la pandemia COVID-19, il legislatore ha previsto sessioni suppletive per candidati positivi al virus.
Come richiedere una Prova Suppletiva?
Le modalità di richiesta variano a seconda del bando di concorso, ma generalmente prevedono:
- Valutazione da parte della commissione esaminatrice, che decide se concedere la sessione suppletiva.
- Presentazione di una richiesta formale entro il termine indicato nel bando.
- Allegazione di documentazione medica o certificazioni che giustifichino l’assenza.
Quando si svolge la Sessione Suppletiva?
Le date della sessione suppletiva non sono stabilite a priori, ma vengono comunicate dalla commissione esaminatrice in base alle necessità organizzative. Generalmente, la prova viene fissata poco dopo la sessione ordinaria per non ritardare eccessivamente l’iter concorsuale.
Cosa succede se la Prova Suppletiva non è prevista?
Se il bando di concorso non prevede una prova suppletiva, il candidato impossibilitato a partecipare all’esame nella data ufficiale perde il diritto di proseguire nella selezione. Tuttavia, in alcuni casi, è possibile presentare ricorso al TAR, specialmente se l’assenza è dovuta a cause di forza maggiore.
La prova suppletiva rappresenta un’importante garanzia di equità nei concorsi pubblici, ma non è sempre concessa automaticamente. È fondamentale leggere attentamente il bando e, se necessario, attivarsi tempestivamente per richiederla con la dovuta documentazione.
Inoltre se hai qualche domanda su questo argomento e/o su altri concorsi chiedi al nostro Concorsando BOT AI.
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