Permanenza Minima negli Enti Locali – In caso di prima assegnazione

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Permanenza Minima negli Enti Locali - In caso di prima assegnazione

Recentemente, sono stati sviluppati alcuni chiarimenti importanti riguardanti la permanenza minima del personale degli Enti locali in caso di prima assegnazione, basati su un recente parere diffuso dal Dipartimento della Funzione Pubblica. Questa informazione potrebbe essere di tuo particolare interesse se lavori o sei interessato a lavorare nel settore pubblico!

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Permanenza Minima Enti Locali – Chiarimenti

Il tutto è partito dalla richiesta di Ente, in merito alla questione della permanenza minima del personale, in caso di prima assegnazione (ai sensi dell’articolo 3, comma 7-ter del decreto legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113).

La domanda si concentra sulla possibilità che un neo dipendente, con un’anzianità di servizio inferiore ai 5 anni e vincitore di una procedura di mobilità volontaria, possa essere assunto da un’altra amministrazione con il consenso dell’ente di appartenenza.

L’obbligo di Permanenza di prima destinazione

Come stabilito dall’articolo 35, comma 5-bis, del d.lgs. 165/2001, nell’ordinamento generale del lavoro pubblico esiste l’obbligo quinquennale di permanenza nella sede di prima destinazione per i vincitori dei concorsi. Questo obbligo mira a garantire che l’allocazione del personale sia in linea con le esigenze organizzative e funzionali individuate attraverso la rilevazione del fabbisogno professionale e le relative procedure di reclutamento.

Parere del Dipartimento della Funzione Pubblica

Secondo il parere del Dipartimento della Funzione Pubblica, è possibile che un neo dipendente, con un’anzianità di servizio inferiore ai 5 anni e vincitore di una procedura di mobilità volontaria, possa essere assunto da un’altra amministrazione. Tuttavia, ciò può avvenire solo con il consenso dell’ente di appartenenza. È responsabilità dell’amministrazione valutare le motivazioni e l’adeguatezza di una diversa allocazione e distribuzione del personale, nell’ottica di ottimizzare le risorse e assicurare la massima efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa.

Il parere sottolinea che l’ambito di applicazione della norma non deve limitare in modo paralizzante l’amministrazione. È importante che l’amministrazione possa effettuare valutazioni ponderate e autonomamente decidere sulla diversa allocazione e distribuzione del personale, sempre nel rispetto delle esigenze organizzative e funzionali. L’obiettivo primario deve essere quello di garantire l’efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa al servizio della collettività.

Da qui puoi consultare il testo completo del parere.

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