Mappe Concettuali: come crearle e utilizzarle per lo studio dei concorsi pubblici

La mappa concettuale nasce come strumento per interpretare, rielaborare e trasmettere conoscenze, informazioni e dati in modo visuale, utile a tutti gli studenti per studiare e imparare e agli insegnanti per trasmettere le conoscenze oggetto dei loro insegnamenti.

Il termine è stato coniato da J. Novak e D. Gowin.
I due studiosi sostennero che la rappresentazione grafica delle conoscenze “è un modo per far emergere i significati insiti nei materiali da apprendere”, in quanto costringe gli studenti a riflettere sulla natura delle conoscenze e sulle relazioni che vi intercorrono.

Serve come strumento per interpretare, rielaborare e trasmettere conoscenze, informazioni e dati in modo visuale, utile a tutti gli studenti per studiare e imparare e agli insegnanti per trasmettere le conoscenze oggetto dei loro insegnamenti.

I vantaggi sono:
– permettono una maggiore comprensione del testo di partenza;
– spiegano le inferenze e i collegamenti razionali tra i diversi concetti;
– favoriscono la stesura dei concetti e aiutano a memorizzare;
– permettono di recuperare le informazioni per l’esposizione orale con altre persone.

La mappa concettuale viene utilizzata come strumento compensativo serve al recupero delle informazioni, l’affollamento visivo produce come effetto il rallentamento delle prestazioni dello studente.

Il focus è stimolare la memoria visiva: l’uso del colore e del grassetto è facilitante solo se funzionale!

I punti principali per creare una mappa concettuale sono i seguenti:
– evidenzia i concetti sul testo e individua la parola chiave;.
– prima di buttarsi a capofitto sulla costruzione della mappa occorre fare un lavoro sul testo (cartaceo o digitale);
– riporta i concetti sul foglio o ancora meglio su PC;
– realizzazione grafica della mappa, associando a ogni ramo, un’immagine;
– gli argomenti di minore importanza sono legati agli argomenti di maggiore importanza tramite delle ramificazioni.

Prima di tutto, bisogna individuare le parole chiave più importanti del programma di studio per il concorso pubblico in questione.

Una volta individuate le parole chiave, è possibile creare il diagramma della mappa concettuale utilizzando un software apposito o semplicemente un foglio di carta e una penna.

Per ogni parola chiave individuata, si dovrà creare un nodo, ossia una casella contenente la parola stessa. Che si collega ad altri nodi attraverso le linee.

Le linee servono a rappresentare il legame concettuale tra i diversi nodi. Ad esempio, se il concorso prevede lo studio della storia dell’arte, si potrebbe creare una linea tra il nodo “arte” e il nodo “storia”.

Sì, le mappe concettuali possono essere utilizzate come strumento di studio efficace per prepararsi ai concorsi pubblici. Le mappe concettuali sono un modo visivo per rappresentare le informazioni e le relazioni tra di esse, rendendo più facile per il cervello umano comprendere, organizzare e memorizzare le informazioni. In particolare, le mappe concettuali possono aiutare a individuare i concetti chiave e a comprendere come questi sono interconnessi tra loro, aumentando la comprensione e la memorizzazione di un argomento.

Ad esempio, spesso il candidato che si trova a studiare una banca dati,  non si rende conto che per ogni materia in realtà gli argomenti oggetto di domanda si ripetono.
Ed è per tale motivo che è possibile schematizzare un’intera banca dati in tante mappe concettuali quanti sono gli argomenti oggetto di domanda.

All’interno di un banca dati possiamo trovare varie domande che riguardano, ad esempio, Dante Alighieri:
– Dove è nato Dante Alighieri?
– Quando è nato Dante Alighieri?
– Chi era Dante Alighieri?
– Di quale corrente letteraria fa parte Dante Alighieri?
– Quali sono le opere più famose di Dante Alighieri?
– Di quante e quali cantiche si compone la Divina commedia?

Ora con un’unica mappa possiamo sintetizzare le risposte delle domande!

Sono mappe che, si formano nei primi anni di vita la modalità di sentire gli eventi del mondo, e di avere una risonanza emotiva dei propri comportamenti. Le neuroscienze sono un po’ più severe, e invece dei 6 anni di Freud ci dicono che questi avvenimenti si verificano nei primi 3 anni di vita.

Una mappa cognitiva è un tipo di rappresentazione mentale che serve a un individuo per acquisire, codificare, memorizzare, richiamare e decodificare le informazioni sulle posizioni e gli attributi relativi dei fenomeni nel suo ambiente spaziale.

Una mappa procedurale viene in genere costruita, con l’intento di ripercorrere gli avvenimenti di un evento didattico nella loro successione cronologica.

La Mappa informativa: identifica le correlazioni degli oggetti informativi con l’architettura IT e di Business, ponendosi come interprete dei flussi di scambio interni alla banca.

La mappa concettuale, che deve memorizzare, comprendere, rielaborare ed esporre.
Questo è un tipo di mappa oggettivo, con regole e struttura precise.