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Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato i bandi relativi al nuovo Concorso Scuola Docenti PNRR2, che prevede un totale di 19.032 posti distribuiti su tutto il territorio nazionale. Questo importante concorso è parte integrante delle iniziative previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con l’obiettivo di potenziare il sistema educativo italiano, assicurando un ricambio generazionale e garantendo un alto livello di preparazione per i futuri insegnanti.
Il termine ultimo per l’invio delle candidature è fissato al 30/12/2024 23:59 (già presenti le banche dati di esercitazione).
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Indice
- Quanti e quali sono i posti disponibili?
- Chi può partecipare al concorso?
- Come si svolgono le prove e cosa studiare
- Come inoltrare la domanda e dove scaricare il bando
- Alcune FAQ ufficiali disposte dal MIM/ex Miur
- Come iniziare a studiare per il Concorso Docenti: banche dati, corsi online e manuali
- Resta aggiornato sul Concorso Scuola Docenti PNRR2
Quanti e quali sono i posti disponibili?
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato i bandi relativi al nuovo Concorso Docenti PNRR 2, che prevede un totale di 19.032 posti distribuiti su tutto il territorio nazionale (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto).
La distribuzione dei posti avviene su base regionale. Ogni Ufficio Scolastico Regionale (USR) organizza le procedure, con eventuali aggregazioni interregionali per garantire l’efficienza organizzativa.
Il Concorso Docenti PNRR 2 si inserisce in una più ampia strategia di modernizzazione del sistema educativo italiano.
Le sue principali finalità includono:
– Potenziare il Personale Educativo: Assicurare la presenza di docenti qualificati e motivati in ogni regione.
– Equilibrio Territoriale: Bilanciare la distribuzione del personale docente per rispondere alle esigenze di tutte le aree geografiche.
– Inclusività e Innovazione: Promuovere un’istruzione che sia inclusiva e al passo con le nuove tecnologie, garantendo pari opportunità per tutti gli studenti.
I posti messi a concorso sono così suddivisi:
Infanzia e Primaria (8.355 posti.):
– Posti comuni e di sostegno per la scuola dell’infanzia e primaria, con una distribuzione che tiene conto delle esigenze delle diverse regioni.
Scuola Secondaria di Primo e Secondo Grado (10.677 posti):
– Posti per insegnanti di sostegno.
– Posti per discipline specifiche, con opportunità in diverse classi di concorso.
La ripartizione dettagliata per regione e tipologia di posto è disponibile negli allegati ufficiali. I posti riservati al sostegno sono 4.840, per un totale di 19.032 posti complessivi.
Chi può partecipare al concorso?
Per partecipare al concorso, i candidati devono soddisfare specifici requisiti accademici e professionali.
I requisiti dettagliati sono:
Titolo di Studio per Posti Comuni:
– Per la scuola dell’infanzia e primaria, è richiesta la laurea in Scienze della Formazione Primaria o un titolo equipollente conseguito all’estero e riconosciuto in Italia.
– Per la scuola secondaria di primo e secondo grado, è necessaria una laurea magistrale o specialistica coerente con la classe di concorso per la quale si partecipa. In alternativa, è valido un diploma accademico di secondo livello rilasciato dalle istituzioni AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica).
Titolo di Studio per Posti di Sostegno:
– Per tutti gli ordini di scuola, è richiesto il possesso della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, rilasciata da un’istituzione universitaria italiana o estera, purché riconosciuta secondo la normativa vigente.
Abilitazione all’Insegnamento:
– Per la scuola dell’infanzia e primaria, è obbligatoria l’abilitazione conseguita tramite laurea abilitante o percorsi formativi specifici.
– Per la scuola secondaria, l’abilitazione può essere ottenuta tramite percorsi universitari abilitanti, concorsi precedenti o tramite titoli esteri equivalenti riconosciuti in Italia.
CFU/CFA per Percorsi Abilitanti:
– Per i candidati che non possiedono l’abilitazione, è necessario aver conseguito almeno 30 CFU/CFA nell’ambito del percorso universitario abilitante previsto dal Decreto Legislativo n. 59/2017, con possibilità di completare i CFU mancanti entro il 30 giugno 2025 per partecipare con riserva.
Esperienza Professionale:
– Può accedere al concorso chi ha maturato almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, nelle istituzioni scolastiche statali negli ultimi cinque anni, di cui almeno uno nella classe di concorso per cui si concorre.
Riconoscimento Titoli Esteri:
– I candidati con titoli di studio o abilitazioni conseguiti all’estero devono presentare domanda di riconoscimento entro i termini di iscrizione al concorso e possono partecipare con riserva in attesa della validazione dei titoli.
Come si svolgono le prove e cosa studiare
Il concorso non prevede una preselezione.
Per la scuola dell’infanzia e primaria, la prova scritta comprende 50 quesiti a risposta multipla suddivisi in ambiti specifici. I quesiti verificano conoscenze e competenze pedagogiche, psicopedagogiche e didattiche-metodologiche, con particolare attenzione agli aspetti inclusivi e alla gestione delle classi eterogenee. Sono previsti inoltre quesiti volti a valutare la conoscenza della lingua inglese al livello B2 e le competenze digitali relative all’uso didattico delle tecnologie.
Per la scuola secondaria di primo e secondo grado, i quesiti sono mirati ad accertare la padronanza delle discipline specifiche per la classe di concorso scelta. L’esame include una valutazione delle competenze metodologico-didattiche, con enfasi sull’inclusione scolastica e la progettazione educativa, oltre a quesiti sulla lingua inglese (livello B2) e sulle competenze digitali. La prova scritta si svolge in modalità computer-based e mira a garantire un alto livello di selettività, valutando le capacità teoriche e pratiche dei candidati.
Come quanto segue:
– 40 quesiti volti a valutare le competenze del candidato nei campi pedagogico, psicopedagogico e metodologico-didattico: 10 domande su aspetti pedagogici;
– 15 domande riguardanti la psicopedagogia, inclusi i temi dell’inclusione scolastica;
– 15 domande sugli aspetti metodologico-didattici, comprese le modalità di valutazione degli studenti.
– 5 domande di inglese, con livello di competenza richiesto pari al B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.
– 5 domande sulle competenze digitali, focalizzate sull’uso delle tecnologie e dispositivi multimediali per migliorare l’apprendimento.
La prova scritta (durata 100 minuti) consisterà in 50 quesiti a risposta multipla, seguiti da una prova orale di 45 minuti per valutare le competenze didattiche e linguistiche. Alcune classi di concorso richiederanno anche una prova pratica. Il punteggio minimo per superare è di 70/100, e solo i candidati con i punteggi più alti accederanno alla fase successiva.
Per i candidati della scuola dell’infanzia e primaria, la prova orale include una lezione simulata, focalizzata su metodologie didattiche per l’età evolutiva, e un colloquio approfondito che esplora le competenze pedagogiche e relazionali specifiche per queste fasce d’età. Saranno valutati aspetti come la capacità di creare ambienti di apprendimento inclusivi e l’applicazione di strategie educative innovative.
Per i candidati della scuola secondaria di primo e secondo grado, la prova orale si concentra sulla capacità di progettare lezioni efficaci per discipline specifiche, integrando competenze disciplinari e tecnologiche. Durante il colloquio, verranno esaminati la capacità di gestione della classe, l’abilità di adattamento ai bisogni educativi speciali e la padronanza dei contenuti richiesti per la classe di concorso.
La valutazione dei titoli consente ai candidati di accumulare punteggi aggiuntivi basati su una varietà di esperienze e qualifiche. Per la scuola dell’infanzia e primaria, sono particolarmente valorizzati i titoli accademici come la laurea in Scienze della Formazione Primaria, i master in didattica inclusiva e i corsi di perfezionamento riguardanti le metodologie innovative. Per la scuola secondaria di primo e secondo grado, vengono assegnati punti per i dottorati di ricerca pertinenti alla classe di concorso, le pubblicazioni scientifiche e le certificazioni linguistiche di livello superiore al B2.
Inoltre, l’esperienza professionale maturata in contesti scolastici, specialmente in ruoli di sostegno o in scuole situate in aree svantaggiate, rappresenta un criterio rilevante per il punteggio finale.
Le date delle prove, insieme alle indicazioni relative alle sedi di svolgimento, saranno pubblicate sul portale inPA e sui siti ufficiali degli USR. I candidati riceveranno una notifica elettronica con tutte le informazioni necessarie per la loro convocazione.
Gli aspiranti devono monitorare regolarmente le piattaforme per non perdere aggiornamenti.
Come inoltrare la domanda e dove scaricare il bando
Le domande di partecipazione possono essere presentate esclusivamente online attraverso il portale dedicato inPA. 🌐 Leggi la guida: Come funziona il portale inPA.
Per poter partecipare dovrai possedere:
– lo SPID: attivalo ora da casa o ovunque sei, con riconoscimento facciale via webcam. Usa Zoom su qualsiasi dispositivo (PC, tablet, smartphone) da questa pagina;
– una PEC intestata a te: per scoprire come attivarla velocemente in 30 minuti leggi questa pagina.
Il termine ultimo per l’invio delle candidature è fissato al 30/12/2024 23:59.
Puoi consultarli da qui:
– bando infanzia e primaria;
– bando scuola secondaria di primo e secondo grado.
Il nuovo programma è consultabile da qui.
Li puoi scaricare da qui:
Scuola secondaria di primo e di secondo grado
– Allegato 1 posti a bando;
– Tabella di corrispondenza nuove classi di concorso;
– Percentuale riservisti;
– Conteggio Personale per genere e regione al 31/12/2023;
– Classi di concorso e Aggregazioni.
Infanzia e Primaria
– Allegato 1 Posti a bando infanzia e primaria;
– Allegato 2 Tipologie di posto e Aggregazioni;
– Percentuale riservisti;
– Conteggio Personale per genere e regione al 31/12/2023.
Trovi qui il recente decreto, tra le novità regolamentari del decreto ministeriale del 26 ottobre 2023, n. 205, troviamo una modifica significativa nei criteri di valutazione e nelle tempistiche concorsuali: i candidati alla prova orale saranno selezionati tra coloro che supereranno la prova scritta con un minimo di 70 punti su 100, e la graduatoria degli ammessi alla prova orale sarà composta da un numero di candidati triplo rispetto ai posti disponibili per ciascuna classe di concorso. Inoltre, le tempistiche di svolgimento delle prove saranno ridotte, con un’intervallo tra le sessioni che scende da trenta a venti giorni.
Alcune FAQ ufficiali disposte dal MIM/ex Miur
No. Il servizio civile alternativo alla leva obbligatoria, come anche il servizio civile nazionale, non è assimilabile al servizio civile universale, istituito e disciplinato dal Decreto legislativo 6 marzo 2017, n. 40. Tale servizio potrà essere dichiarato nell’apposita sezione allegando l’attestazione scaricabile dal sito del Dipartimento delle politiche giovanili.
Qualora non si sia in possesso dell’attestazione, si potrà allegare un’autocertificazione.
No, in quanto il titolo deve essere riconducibile allo “specifico posto” per il quale si partecipa.
Il vincolo di partecipazione in un’unica regione opera nell’ambito della medesima procedura concorsuale.
Pertanto, chi partecipa sia per la procedura concorsuale per la scuola dell’infanzia/primaria, sia per la procedura concorsuale per la scuola secondaria di I e II grado, ha facoltà di presentare le relative istanze in regioni distinte.
Si.
Sì.
No. L’aspirante in ogni caso presenta una sola istanza di partecipazione alla procedura concorsuale, che può contenere le diverse tipologie di posto per le quali il candidato – avendone titolo – intende concorrere, fino a un massimo di quattro (posto comune infanzia; posto sostegno infanzia; posto comune primaria; posto sostegno primaria).
In questo caso il candidato dovrà annullare l’inoltro della domanda sulla piattaforma e procedere successivamente all’inserimento di una nuova domanda di concorso con le tipologie di posto desiderate – purché non sia scaduto il termine per la presentazione – e provvedere al versamento dell’importo corrispondente al bollettino generato in base alle tipologie di posto richieste.
Potrà eventualmente chiedere il rimborso del primo versamento effettuato.
Il candidato potrà richiedere il rimborso di quanto erroneamente versato, compilando il modello che si allega sul quale andrà apposta una marca da bollo di € 16,00. Tale istanza dovrà essere sottoscritta con firma autografa dall’interessato e alla stessa dovrà essere allegata la/le ricevuta/e di versamento e la copia di un valido documento di riconoscimento.
La suddetta istanza potrà essere inviata tramite posta elettronica certificata del soggetto interessato all’indirizzo dgpersonalescuola@postacert.istruzione.it oppure per posta ordinaria o raccomandata, all’indirizzo: Ministero dell’Istruzione – Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione – Direzione Generale per il personale scolastico – Ufficio I – Viale Trastevere, 76/A – 00153 Roma.
Sì, qualora il titolo sia stato conseguito attraverso percorsi selettivi di accesso caratterizzati da prove di ingresso e graduatoria. Ai fini del riconoscimento del punteggio, sarà onere del candidato produrre adeguata certificazione che attesti la selettività del percorso.
No.
Sì, il candidato auto-certifica il superamento della procedura concorsuale, indicando la data di pubblicazione della graduatoria di merito.
Si.
Sono considerate valide esclusivamente le certificazioni linguistiche rilasciate dagli Enti riconosciuti dal Ministero dell’istruzione e del merito; NON sono pertanto riconosciute le certificazioni/attestazioni rilasciate dai Centri linguistici di Ateneo. Poiché gli Enti certificatori riconosciuti appartengono a circuiti internazionali, non occorre alcun riconoscimento italiano del titolo conseguito all’estero presso un Ente riconosciuto.
Per visualizzare l’elenco degli Enti Certificatori riconosciuti clicca qui. In ogni caso, le certificazioni sono valide soltanto se conseguite nella finestra temporale in cui l’Ente risulta riconosciuto dal Ministero.
Le certificazioni relative ai corsi di cui ai punti indicati possono essere rilasciate esclusivamente dalle Università e non da altri Enti.
Pertanto, solo le Università possono rilasciare le seguenti certificazioni CLIL:
– certificazioni conseguite ai sensi dell’articolo 14 del DM. n. 249 del 2010;
– certificazione CeClil;
– certificazioni ottenute a seguito di positiva frequenza dei corsi di perfezionamento in Clil, di cui al Decreto del Direttore Generale per il personale scolastico n. 6 del 16 aprile 2012;
– Certificazioni ottenute a seguito di positiva frequenza di corsi di perfezionamento sulla metodologia Clil della durata pari a 60 CFU, purché congiunti alla certificazione linguistica di livello almeno B2.
Come iniziare a studiare per il Concorso Docenti: banche dati, corsi online e manuali
Prepararsi per il Concorso Docenti richiede un approccio metodico e l’accesso a risorse affidabili. Una strategia efficace include l’utilizzo di banche dati e manuali specifici per il concorso, fondamentali per una preparazione mirata e completa.
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