Come entrare in Polizia senza concorso: i casi speciali

La Polizia di Stato rappresenta l’apparato amministrativo centrale per mezzo del quale il Ministero dell’Interno gestisce l’ordine pubblico e la sicurezza pubblica in Italia.
Attraverso i vari reparti della Polizia di Stato (tra cui polizia stradale, scientifica e delle comunicazioni), il poliziotto contribuisce a rendere più sicura la vita dei cittadini.

Per diventare poliziotto senza passare per il concorso, esistono delle vie speciali riservate ai familiari di membri delle forze di polizia che sono deceduti o divenuti permanentemente invalidi con un’invalidità pari o superiore all’80% della capacità lavorativa, a seguito di azioni criminali o ferite subite in operazioni di polizia, soccorso pubblico o missioni di pace.
I familiari che possono richiedere l’accesso diretto alla Polizia di Stato includono il coniuge, i figli e i fratelli, nel caso in cui siano gli unici superstiti. Queste categorie di persone hanno la possibilità di accedere alla Polizia senza dover superare la selezione pubblica, a patto che rispettino specifici requisiti, oltre a quelli già menzionati.

Come affermato in precedenza, a seguito del decesso o dell’invalidità di familiari membri delle forze di polizia, hanno diritto a diventare poliziotto per assunzione diretta:
– coniuge;
– figli;
– fratelli, se sono gli unici superstiti.

Per diventare Allievo Agente della Polizia di Stato senza concorso, i familiari dei poliziotti deceduti o invalidi devono soddisfare una serie di requisiti:
– Possedere la cittadinanza italiana;
– Essere maggiorenni, ovvero aver compiuto il 18° anno di età;
– Godere dei diritti civili e politici;
– Dimostrare comportamenti morali e una condotta di vita adeguate;
– Essere idonei fisicamente, psicologicamente e attitudinalmente per le mansioni relative alla qualifica.

Per accedere ai ruoli ordinari è necessario possedere il diploma di scuola secondaria di secondo grado (diploma di maturità) che consente l’iscrizione ai corsi universitari per ottenere la laurea.
Per i ruoli tecnici, invece, è richiesto il diploma di maturità o un titolo di abilitazione professionale ottenuto dopo il diploma di istruzione secondaria di primo grado (licenza media).

Sì, è necessario non aver superato il 26° anno di età per l’accesso ai ruoli ordinari (un periodo aggiuntivo pari al servizio militare effettuato può estendere tale limite fino a un massimo di tre anni).

Come indicato nel portale di Polizia, non sono ammessi coloro che sono stati, per motivi diversi dall’inidoneità psico-fisica, espulsi o prosciolti, d’autorità o d’ufficio, da precedente arruolamento nelle Forze armate o nelle Forze di polizia, ovvero destituiti, dispensati o dichiarati decaduti dall’impiego in una pubblica amministrazione, licenziati dal lavoro alle dipendenze di pubbliche amministrazioni a seguito di procedimento disciplinare.
Non sono, altresì, ammessi coloro che hanno riportato condanna anche non definitiva per delitti non colposi, o che sono imputati in procedimenti penali per delitti non colposi per i quali sono sottoposti a misura cautelare personale, o lo sono stati senza successivo annullamento della misura, ovvero assoluzione o proscioglimento o archiviazione anche con provvedimenti non definitivi.

L’iter di selezione prevede diverse prove:
– prove di efficienza fisica;
– accertamenti psico-fisici e attitudinali.
– valutazione degli eventuali titoli.

In breve, le prove da superare sono le stesse del concorso pubblico, fatta eccezione per la rimozione della prova scritta.

I test di abilità fisica, da superare solo per l’assunzione al ruolo ordinario, sono:
– corsa piana 1000 metri;
– piegamenti sulle braccia;
– salto in alto.

Per maggiori dettagli sulle prove fisiche, visita questa pagina.

Ai fini dell’accertamento dei requisiti psico-fisici i candidati sono sottoposti a esame clinico generale e a prove strumentali e di laboratorio.

Sì, il candidato dovrà esibire un serie di certificati e referti medici indicati nel bando.

Ultime ma non meno importanti, le prove attitudinali sono dirette ad accertare l’attitudine del candidato allo svolgimento dei compiti connessi con l’attività e il ruolo che si è chiamati a ricoprire.
La prova consiste nella somministrazione di una serie di test della personalità, sia collettivi che individuali, e in un colloquio.

Al termine della selezione, se superate con successo tutte le prove, il candidato idoneo viene assunto in modo diretto nella Polizia di Stato e può iniziare il corso di formazione.

Il corso per Allievi Agenti di Polizia di Stato si svolge presso una delle Scuole di Polizia presenti sul territorio italiano. Le sedi delle Scuole Allievi Agenti sono:
– Alessandria;
– Campobasso;
– Caserta;
– Peschiera del Garda (VR);
– Piacenza;
– Spoleto;
– Trieste;
– Vibo Valentia.

Per i ruoli ordinari, il corso di formazione ha una durata pari a 12 mesi, così suddivisi:
– 8 mesi di formazione residenziale presso una delle scuole di polizia presenti in Italia;
– 4 mesi di applicazione pratica presso gli uffici/reparti assegnati, dopodiché vengono destinati a servire in sedi diverse dalla provincia di origine, residenza e zone limitrofe.

Per i ruoli tecnici, invece, il corso di formazione prevede quattro mesi di formazione presso una delle scuole di polizia presenti in Italia, al termine dei quali si viene assegnati a un ufficio/reparto nella regione in cui risiedono.

Dopo 5 anni di permanenza, tramite avanzamento di anzianità, si consegue il grado di Agente Scelto. Lo stesso vale per i gradi successivi: tramite avanzamento di anzianità, dopo altri 5 anni si avanza al grado di Assistente e, infine, di Assistente Capo dopo altri 5 anni.

Lo stipendio medio di un poliziotto cambia a seconda del grado e della mansione, consulta la tabella di seguito per una panoramica completa sui guadagni di un poliziotto, compresi i differenti gradi e scatti di anzianità: