Diventare promotore finanziario è un obiettivo ambizioso che richiede una preparazione specifica e il rispetto di alcuni requisiti normativi. Se ti stai chiedendo quale percorso di studi intraprendere o quale laurea scegliere per accedere a questa professione, sei nel posto giusto! In questa guida completa ti spiegheremo passo dopo passo come muoverti per diventare un promotore finanziario di successo, illustrando i requisiti necessari, l’iscrizione all’Albo dei Consulenti Finanziari, e le competenze richieste per operare con un solo intermediario abilitato come banche, SIM o SGR.
Inoltre, approfondiremo i requisiti necessari per diventare promotore finanziario, illustreremo le mansioni quotidiane svolte da questo professionista e le principali opportunità di carriera nel settore, aiutandoti a comprendere al meglio il percorso di crescita e le prospettive future di questa professione.
Inoltre, potrebbe interessarti scoprire come diventare Consulente Finanziario, una figura professionale che si differenzia dal promotore finanziario per l’autonomia nell’offerta di consulenze personalizzate e le ampie opportunità di carriera nel settore della consulenza patrimoniale.
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Il promotore Finanziario
Il promotore finanziario è un professionista che opera nell’ambito della consulenza finanziaria e degli investimenti per conto di un solo intermediario abilitato, come banche, SIM o SGR. Il suo compito principale è supportare i clienti nella gestione del patrimonio, suggerendo soluzioni d’investimento su misura e promuovendo strumenti finanziari. Deve essere iscritto all’Albo dei Consulenti Finanziari, il che garantisce che abbia superato un esame specifico e rispettato i requisiti professionali previsti dalla legge.
Il promotore finanziario svolge un ruolo fondamentale nella gestione dei risparmi e degli investimenti dei clienti, offrendo strumenti finanziari e servizi di investimento fuori sede per conto di banche, SIM o SGR. Le sue mansioni principali includono la consulenza sui prodotti finanziari, la pianificazione patrimoniale, la gestione del portafoglio e la creazione di soluzioni personalizzate per soddisfare gli obiettivi finanziari dei clienti. È responsabile di instaurare un rapporto di fiducia e di garantire la trasparenza in ogni fase dell’investimento.
Le attività ausiliarie del promotore finanziario comprendono una serie di servizi a supporto della sua attività principale. Queste possono includere la gestione della documentazione per l’apertura e la chiusura di conti, la raccolta delle firme necessarie, la verifica dell’identità dei clienti, la compilazione dei moduli, e l’aggiornamento delle informazioni patrimoniali. In aggiunta, il promotore può fornire supporto nel monitoraggio degli investimenti e nella preparazione di report periodici per garantire la trasparenza e la conformità alle normative vigenti.
Lo stipendio di un promotore finanziario varia in base all’esperienza e al portafoglio clienti gestito. In media, un promotore può guadagnare tra i 30.000 e i 60.000 euro annui. Tuttavia, i compensi possono salire notevolmente per i professionisti con un portafoglio consolidato e una vasta rete di clienti, superando anche i 100.000 euro all’anno. La retribuzione è spesso composta da una parte fissa e da una parte variabile, legata alle provvigioni sugli investimenti gestiti e ai risultati ottenuti.
Requisiti per l’iscrizione all’Albo
I requisiti richiesti per l’iscrizione all’Albo degli Agenti o mediatori creditizi delle persone fisiche sono:
– Cittadinanza italiana o di uno stato UE o di uno stato diverso secondo le disposizioni dell’articolo 2 D.Lgs. n. 286/1998;
– Domicilio in Italia;
– Possesso dei requisiti di onorabilità ai sensi dell’articolo 109 TUB;
– Titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore, rilasciato a seguito di un corso di durata quinquennale ovvero quadriennale integrato dal corso annuale previsto per legge, o un titolo di studio estero ritenuto equipollente a tutti gli effetti di legge;
– Frequenza di un corso di formazione professionale nelle materie rilevanti nell’esercizio dell’agenzia in attività finanziaria;
– superamento dell’apposita prova d’esame indetta dall’Organismo, volta ad accertare il possesso di un’adeguata conoscenza in materie giuridiche, economiche, finanziarie e tecniche.
– Possesso di una casella di posta elettronica certificata e di una firma digitale con lo stesso valore legale della firma autografa ai sensi del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e relative norme di attuazione.
Inoltre è necessario stipulare una polizza di assicurazione di responsabilità civile che copra i danni causati durante l’esercizio dell’attività, sia derivanti da errori propri che da azioni di terzi di cui l’agente è responsabile secondo le normative vigenti.
Iscrizione all’albo
Per iscriversi all’Albo, è necessario possedere un diploma di scuola superiore, superare un esame specifico e non avere condanne penali che impediscano l’esercizio della professione.
L’iscrizione avviene tramite una domanda online sul sito dell’Organismo di Vigilanza e Titolare dell’Albo (OCF), previo superamento dell’esame di idoneità.
La tassa di iscrizione all’Albo dei Consulenti Finanziari è di circa 100 €, a cui si aggiunge una quota annuale variabile.
Sì, l’iscrizione all’Albo è obbligatoria per poter operare legalmente come promotore finanziario e svolgere attività di consulenza e vendita di strumenti finanziari.
Per presentare richiesta di iscrizione all’Albo è necessario aver ultimato il processo di registrazione guidato.
Per maggiori informazioni consultare la pagina di presentazione delle aree riservate e le FAQ per la compilazione della domanda di iscrizione all’albo.
La disciplina fiscale del promotore finanziario
Il promotore finanziario opera come lavoratore autonomo o agente di commercio e, di conseguenza, viene tassato secondo il regime ordinario IRPEF e IVA, con aliquote fiscali progressive basate sul reddito.
Il promotore finanziario può beneficiare di detrazioni su costi professionali come spese per formazione, aggiornamenti e consulenze, oltre che su spese per strumenti informatici e uffici.
Le provvigioni sono soggette a ritenuta d’acconto del 20% e concorrono a formare il reddito complessivo da dichiarare in sede di dichiarazione dei redditi annuale.
Il promotore finanziario ha l’obbligo di tenere una contabilità ordinaria, emettere fatture per ogni attività svolta e presentare la dichiarazione IVA e IRPEF annualmente. Inoltre, deve versare i contributi previdenziali alla gestione separata INPS o a un ente di previdenza specifico, in base alla modalità contrattuale adottata.
Attività Consentite
Il promotore finanziario può svolgere attività che non interferiscono con il suo ruolo principale, come consulenze aziendali, docenze o ruoli in associazioni di categoria, purché non vi siano conflitti di interesse con l’intermediario con cui collabora.
Sì, purché le attività siano svolte separatamente e non vi sia sovrapposizione tra la gestione del portafoglio finanziario e quella immobiliare.
Sì, il promotore finanziario non può svolgere attività che comportino la vendita diretta di prodotti non finanziari o rappresentare più intermediari finanziari contemporaneamente.
Sbocchi lavorativi
Il promotore finanziario offre i seguenti sbocchi lavorativi:
– Promotore Finanziario Tradizionale:
Il promotore finanziario può lavorare per banche, SIM (Società di Intermediazione Mobiliare) o SGR (Società di Gestione del Risparmio), promuovendo e vendendo prodotti finanziari e gestendo il portafoglio dei clienti.
– Consulente Finanziario Autonomo:
Dopo aver maturato esperienza, può scegliere di lavorare in modo autonomo, offrendo consulenze personalizzate senza vincolo di distribuzione per un solo intermediario.
– Wealth Manager:
Sbocco professionale avanzato in cui il promotore gestisce patrimoni elevati, con un approccio globale alla pianificazione finanziaria e patrimoniale.
– Private Banker:
Opera all’interno di istituti bancari specializzati nella gestione dei patrimoni di clienti facoltosi, offrendo servizi di investimento personalizzati e gestione patrimoniale.
– Manager o Responsabile di Rete:
Con esperienza, può assumere ruoli di responsabilità nella gestione e formazione di team di promotori o consulenti finanziari.
– Consulente Finanziario Indipendente:
Può anche diventare un libero professionista registrato come Consulente Finanziario Autonomo, fornendo servizi di consulenza indipendente e guadagnando tramite parcelle e onorari, senza vincolo di vendita di prodotti.
Esame Consuete finanziario – Come si svolge e cosa studiare
L’esame è composto da 60 domande a risposta multipla per una durata di 85 minuti e per ogni domanda sono previste quattro risposte multiple.
A 40 delle 60 domande (28 teoriche e 12 pratiche) sono assegnati 2 punti per ogni risposta giusta; le restanti 20 domande (anch’esse teoriche) un solo punto.
Il totale dei punti ottenibili è 100 e l’esame risulta superato se si forniscono almeno 80 risposte giuste.
L’esame viene svolto online, ad ogni partecipante viene assegnato un computer e l’esito viene comunicato appena conclusa la prova. Per la prova sono previste in tre sessioni all’anno e i quesiti vengono estratti in maniera casuale fra i 5 mila possibili e consultabili sul sito dell’Organismo.
Il metodo migliore è iniziare con un approfondimento delle normative e del Testo Unico della Finanza (TUF), seguendo i programmi ufficiali dell’OCF. È utile suddividere il materiale in sezioni e dedicare del tempo a ogni area tematica, integrando lo studio con simulazioni d’esame.
È consigliabile utilizzare il materiale didattico fornito dall’OCF, come manuali specifici, esercitazioni online e i quiz ufficiali.
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