L’Educatore Professionale, opera nei servizi socio-educativi: progetta, organizza e gestisce servizi educativi e formativi in ambito socio-educativo rivolti a persone in difficoltà: minori, famiglie, tossicodipendenti, alcolisti, carcerati, disabili, pazienti psichiatrici e anziani.
In questa guida analizziamo come diventare Educatore Professionale, e quali sono i concorsi a cui è possibile partecipare conseguendo tale qualifica. Inoltre, per restare aggiornato sui Concorsi per Educatore Professionale, ti basta attivare le relative notifiche sul ChatBot. Unisciti al gruppo Facebook e confrontati con gli altri candidati!
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Indice
Come diventare Educatori Professionali – Informazioni e dettagli
Ruolo e mansioni
L’Educatore Professionale è un operatore che organizza e gestisce progetti e servizi educativi e riabilitativi all’interno dei servizi sanitari o all’interno di servizi socio educativi, destinati a persone in difficoltà e in situazioni di disagio.
Inoltre, l’educatore professionale ha bisogno di una specifica preparazione di carattere teorico e tecnico pratico.
In particolare, assiste queste categorie di persone:
– soggetti portatori di handicap psichici o fisici (adulti e minori);
– persone malate di AIDS e con problemi di dipendenza (alcol, droghe);
– anziani;
– carcerati.
Quello dell’Educatore Professionale è un profilo che richiede uno stretto contatto con le persone.
Inoltre, data la varietà e la specificità delle problematiche con cui si misura, l’Educatore lavora spesso in modo coordinato e integrato con altre figure professionali presenti nelle strutture, come gli psicologi, assistenti sociali e altri operatori.
In particolare, l’Educatore Professionale attua interventi educativi e riabilitativi nell’ambito di un progetto terapeutico, mirando a:
– rendere autonomo il soggetto quanto più possibile, attraverso il recupero delle sue potenzialità;
– organizzare e coordinare, insieme a un equipe terapeutica, il progetto educativo sulla base delle strutture e delle risorse a disposizione;
– lavorare con le famiglie e nel contesto sociale dei soggetti assistiti, per rendere il reinserimento più semplice.
L’Educatore Professionale può esercitare la propria attività in strutture e servizi socio sanitari pubblici, tra cui:
– ospedali;
– carceri;
– Province, Regioni, Comuni.
Inoltre, svolge la professione anche in strutture residenziali e semi residenziali private, come:
– case famiglia;
– comunità terapeutiche;
– case di cura;
– case di riposo;
– cooperative;
– centri di accoglienza;
– assistenza domiciliare;
– scuole;
– centri educativi.
Il titolo di studio base per diventare Educatore Professionale è una delle seguenti lauree:
– Laurea triennale in Scienze dell’Educazione (classe di laurea L-19) per lavorare come Educatore Socio-Pedagogico;
– Laurea triennale in Educazione Professionale (classe di laurea L/SNT2) per lavorare come Educatore Socio-Sanitario.
Infatti, la Legge di Bilancio 2018 ha introdotto una distinzione:
– Educatore Professionale Socio-Sanitario: può operare sia all’interno di strutture sanitarie, sia in cooperative e comunità;
– Educatore Professionale Socio-Pedagogico: può lavorare all’interno dei servizi educativi e sociali di organizzazioni pubbliche e del Terzo Settore.
In sintesi, quello sociale e quello sanitario sono due percorsi universitari paralleli che permettono entrambi l’accesso a questa professione.
Tuttavia, il solo possesso della laurea non basta per partecipare ad un Concorso Educatori Professionali, infatti è sempre richiesta l’iscrizione all’albo, istituito dal DM 13 marzo 2018 sulla base della Legge 3/2018; iscrizione non richiesta, invece, per l’esercizio della professione per l’Educatore Socio Pedagogico.
Prove del Concorso come Educatore Professionale
I concorsi per Educatori Professionali vengono banditi dagli enti precedentemente elencati e solitamente prevedono:
– prova scritta
– prova pratica;
– colloquio orale.
Inoltre, se sono previste numerose candidature, l’Amministrazione può predisporre una prova preselettiva prima di far partire l’iter concorsuale.
L’eventuale prova preselettiva del Concorso Educatori Professionali dovrebbe prevedere un quiz basato sulle materie oggetto delle prove scritte.
In particolare, le materie della prova potrebbero essere:
– cultura specifica sulla professione;
– cultura generale;
– informatica;
– logica.
La prova pratica è basata su tecniche specifiche connesse alla qualificazione professionale.
Inoltre, le modalità di svolgimento della prova sono solitamente decise dalla Commissione.
Consiste in un colloquio basato su tutte le materie delle prove scritte, dato che prevede la verifica delle materie inerenti alla qualificazione di Educatore Professionale.
Inoltre, viene spesso verificata la conoscenza di elementi di informatica e di una lingua straniera a scelta, tra cui l’inglese.
Retribuzione – Quanto guadagna un Educatore Professionale?
Lo stipendio medio netto di un Educatore Professionale varia a seconda dell’ente in cui lavora e dell’esperienza professionale, partendo da €1.000 al mese fino ad arrivare a €1.460 al mese.
In particolare, questi sono i guadagni di base di un Educatore Professionale senza esperienza:
– in Cooperativa Sociale: 1.120 €/mese;
– in Casa Famiglia: 1.090 €/mese;
– Educatore di Comunità: 1.060 €/mese.
Inoltre, come già accennato, lo stipendio aumenta soprattutto in base all’esperienza professionale maturata.
Concorsi per Educatori Professionali – Ancora aperti
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