Candidati ai Concorsi Pubblici 2024: Quali sono i profili dei partecipanti?

Nel 2024 sono stati banditi 13.274 concorsi pubblici, con un aumento del 176% rispetto all’anno precedente. Questo boom è stato favorito dalle riforme della Pubblica Amministrazione e dall’effetto del PNRR.

Grazie alle riforme, la durata media dei concorsi pubblici nel 2024 si è ridotta da 780 giorni a soli 180 giorni, accelerando notevolmente le tempistiche di selezione.

Circa 1,7 milioni di persone si sono registrate su inPA, il portale di reclutamento della Pubblica Amministrazione, con una maggioranza di donne e un’alta concentrazione di iscritti provenienti dal Centro-Sud Italia.

Il 55% dei candidati registrati su inPA nel 2024 sono donne, con un’età prevalente inferiore ai 30 anni, dimostrando una forte partecipazione femminile nei concorsi pubblici.

Nel 2024, le regioni con il maggior numero di registrati su inPA sono Lazio, Campania e Sicilia. La Lombardia è la prima regione del Nord, ma si classifica al quinto posto a livello nazionale.

Nel 2024, i concorsi pubblici hanno offerto un totale di 288.558 posti. Le amministrazioni centrali, come i ministeri, mettono in palio mediamente più posti rispetto alle amministrazioni locali.

Tra i concorsi più competitivi del 2024, spiccano quelli del Ministero della Giustizia, con 72.901 candidature per 3.946 posti, e del Viminale, con 51.421 candidati per 1.248 posti.

L’aumento dei concorsi pubblici nel 2024 è attribuibile all’effetto del PNRR e alle riforme della Pubblica Amministrazione, che hanno accelerato le assunzioni e velocizzato i processi di selezione.

Secondo i dati del Dipartimento Funzione Pubblica, il 55,51% dei candidati ai concorsi pubblici è composto da donne, mentre il 44,49% è composto da uomini, con una prevalenza femminile soprattutto tra i giovani.

Il 24,88% dei candidati ai concorsi pubblici in Italia ha meno di 30 anni, mentre il 18,35% ha più di 30 anni, evidenziando un forte interesse dei giovani, in particolare donne, per le opportunità di lavoro nella Pubblica Amministrazione.

I dati mostrano una crescente partecipazione di giovani ai concorsi pubblici in Italia, con il 24,88% dei candidati sotto i 30 anni. Questa fascia di età, prevalentemente composta da donne, cerca stabilità lavorativa nella Pubblica Amministrazione.

Si stima che nei prossimi anni circa un milione di dipendenti pubblici andrà in pensione, creando la necessità di circa 200mila nuove assunzioni all’anno per mantenere l’organico stabile.

Tra le ipotesi discusse c’è la possibilità di introdurre il pensionamento volontario a 70 anni, invece dell’attuale soglia di 67 anni, con particolare interesse per dirigenti e funzionari con ruoli organizzativi.

Si prevede che saranno necessarie circa 200mila assunzioni all’anno per compensare le uscite per pensionamento e mantenere il livello occupazionale nella Pubblica Amministrazione.

L’ipotesi di posticipare il pensionamento a 70 anni nella Pubblica Amministrazione potrebbe inizialmente interessare dirigenti e funzionari con ruoli organizzativi, coinvolgendo solo alcune centinaia di persone ogni anno.

Le regioni italiane con il maggior numero di candidati ai concorsi pubblici nel 2024 sono il Lazio, con 188.000 candidati, la Campania, con 175.000, e la Sicilia, con 128.000. Questi dati riflettono un forte interesse per le opportunità di lavoro pubblico nel Centro e nel Sud Italia.

Il Lazio registra il maggior numero di candidati ai concorsi pubblici (188.000) grazie alla presenza di numerosi posti offerti nelle amministrazioni centrali, molte delle quali sono situate a Roma, rendendo la regione un polo attrattivo per chi cerca lavoro nella Pubblica Amministrazione.

La Lombardia è la regione del Nord Italia con il maggior numero di candidati ai concorsi pubblici nel 2024, contando 100.086 partecipanti. Nonostante la popolazione della Lombardia sia simile a quella di Lazio e Campania, il numero di candidati è significativamente inferiore.

La distribuzione regionale dei candidati ai concorsi pubblici nel 2024 evidenzia due fattori principali: l’ampia offerta di posti nelle amministrazioni centrali, localizzate soprattutto a Roma, e l’elevato interesse per il lavoro pubblico nelle regioni meridionali come Campania e Sicilia.

Nel 2024, gli Enti Locali rappresentano i maggiori assuntori nella Pubblica Amministrazione, con numerosi concorsi indetti, anche se ciascun bando offre un numero limitato di posti rispetto ai concorsi delle Amministrazioni Centrali.

Grazie agli investimenti del PNRR, le opportunità di lavoro nella Pubblica Amministrazione sono in forte espansione nel 2024, con oltre 13.274 bandi pubblicati per colmare le lacune di personale e sostenere il turnover.

La distribuzione dei posti nei concorsi pubblici è influenzata dalle esigenze specifiche delle amministrazioni e dai piani di reclutamento governativi, che mirano a colmare le lacune di personale nei settori chiave della Pubblica Amministrazione.

Il piano Zangrillo prevede un aumento delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione per compensare le uscite pensionistiche fino al 2030, con l’opzione di trattenere volontariamente i dipendenti fino a 70 anni. Questo piano sarà incluso nella prossima Legge di Bilancio e sarà sviluppato in collaborazione con il ministro dell’Economia, Giorgetti.

La proposta del ministro Zangrillo riguarda la possibilità per alcune amministrazioni, anche decentrate, di trattenere dipendenti fino a 70 anni su base volontaria, in percentuale rispetto al turnover, per garantire una maggiore flessibilità nella gestione del personale.

La PA perderà quasi un milione di dipendenti entro il 2030 a causa dei pensionamenti, aggravati da un calo di 300 mila dipendenti non sostituiti dal 2010 al 2020 a causa del blocco del turnover, rendendo necessarie nuove assunzioni.

Nel 2023 la Pubblica Amministrazione ha assunto 173 mila persone, e si prevede che lo stesso numero di assunzioni sarà mantenuto anche nel 2024 e nel 2025, per compensare le uscite pensionistiche previste fino al 2030.